Le Vocal Sisters sono un gruppo vocale femminile a cappella, un ensemble fuori dagli schemi che sorprende e lascia incantati al primo ascolto. Furono scoperte artisticamente dal leader dello storico Quartetto Cetra, Virgilio Savona, che nel 1997 attribuì loro il “Premio Quartetto Cetra” per il settore World Music. L’attuale formazione delle Vocal Sisters è multietnica ed è composta dalle maremmane Carla Baldini, Isabella del Principe, Letizia Pieri, Elena Bellini e da Bibetta Zabre, danzatrice, cantante e percussionista del Burkina Faso. In venticinque anni di attività le Vocal Sisters hanno tenuto circa 500 concerti; hanno partecipato a festival in Italia, Germania, Svizzera e Slovenia; sono intervenute a varie trasmissioni radiofoniche e televisive, hanno inciso 3 cd e un audiobook.

Il progetto “Storie di Maremma”, frutto della collaborazione con il maestro del teatro italiano Arnoldo Foà, dopo una tournée decennale con concerti in tutta la penisola diventa un audiobook, viene presentato a Milano a EXPO 2015 e celebra i 20 anni di carriera artistica delle Vocal Sisters e i 40 anni del Parco della Maremma. La musica è originale, firmata da Carla Baldini, i testi sono di Luciano Bianciardi e poeti e scrittori che hanno raccontato la terra di Maremma (Lorenzo Stecchetti, Mario Pratesi, Piero Bargellini, Paola Salvestroni, Annarosa Del Corona, Leonardo Culicchi, Vanessa Rusci, Mauro Chechi e la stessa Carla Baldini)

“Io ho lavorato con queste ragazze (o devo dire signore?) e sono stato contento, perchè è un gruppo che non canta, semplicemente: loro, le signore, sentono... e sentendole, lo sentirete!”
Arnoldo Foà 

"Con le Vocal Sisters il suono della natura, dei suoi elementi - terra, aria, acqua, fuoco - è ospitato e trasmutato nella voce.
I suoni che salgono dalle culture lontane e prossime sono accolti e interpretati nel segno della comune appartenenza alla terra, al suo dolore, alla sua luce".
Antonio Prete

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Afro Blue. Storie e suoni dei popoli della terra” è uscito nel maggio 2006, prodotto dalla M.A.P. di Milano.
Il lavoro è stato registrato il 15 e 16 ottobre 2005 in un teatro storico all'italiana, il Teatro dei Concordi di Campiglia Marittima (Li), con la tecnica della ripresa diretta, al fine di riprodurre fedelmente l'impasto sonoro e l'intensità espressiva del gruppo vocale maremmano.
Il risultato è un disco dal suono di rara bellezza, grazie anche al prezioso apporto dell’ingegnere del suono Gianni Prudente (che ha firmato dischi storici di Lucio Battisti, Fabrizio De André, Banco del Mutuo Soccorso… )
Per festeggiare il decennale delle Vocal Sisters, la bonus track del cd (Vula Botha, canto anti-apartheid dedicato a Nelson Mandela) ha visto la partecipazione delle 15 cantanti che si sono avvicendate nel gruppo.

“I'm listening to your CD as I write. The harmonies are beautiful! I like the vocal blend-all female voices is a great sound and the balance is perfect.
Don't understand the text but it doesn't seem to matter since there is abundant expression in every piece-a lot of spirituality behind the words and syllables that comes through regardless of language. I also appreciate the improvised segments of many of the grooves which give a flavor of spontaneity to the music ... Very upbeat, fun to listen to and spiritually poignant. Technically the group's intonation is excellent, rhythms are accurate, grooves are solid (love the African and Brazilian influences), articulation is bright and synchronized and overall I think you have a great thing going here, Carla!
I would love to see the group perform someday.”

Bob Stoloff, Berklee College of Music

“Hi, sisters. so nice your version to my “Mama Africa”. I am very happy, great honor! Thank you very much, nice voices and purpose.”
Chico César 

“It was like taking a trip around the world - South America, Africa and Europe all in 30 minutes!... I haven’t enjoyed listening to a vocal group as much in a long time.”
Roger Treece, Original artists, NY 


Sin dall'inizio della loro avventura artistica, le Vocal Sisters hanno cantato la musica gospel e spiritual, a Natale e non solo.

Nel 2002 pubblicano il secondo cd, registrato nell’ottobre 2001 al Teatro degli Industri di Grosseto: "Christmas is... Gospel & Spiritual"

Le tracce includono classici della musica religiosa afroamericana (Wade in de Water, Deep River, Amazing Grace, Joshua fit de Battle ob Jericho, Swing Low, Sweet Chariot, Sometimes I feel like a Motherless Child, Oh, Happy Day!), classiche carols (God rest ye, Merry Gentlemen, Joy to the World) e due gospel originali di Carla Baldini (Come to me, Listen to the Sound of your Soul!)

Nel corso della loro più che ventennale carriera, le Vocal Sisters hanno portato il loro concerto “Gospel & Spiritual” in tutta la penisola.

"La via italiana al Gospel: sono le Vocal Sisters"
Corriere della Sera, 10.4.2006


Nel 1997 le Vocal Sisters si aggiudicano il “Premio Quartetto Cetra, settore World Music” per il progetto Africa in Maremma, che diventa poi il primo lavoro discografico nel 2000: " Il punto d'incontro all'apparenza improbabile tra nuovo sound africano e rivisitazione strutturale del canto tosco-maremmano, conferma in realtà, in questo esperimento di globalizzazione tra antico e moderno, lontano e vicino, primitivo e trascendentale, che i linguaggi della musica non sopportano più restrizioni di sorta, non accettano limiti e confini.
Lo sostengono i musicisti della World Music, con i loro avventurosi ibridi, in bilico tra avanguardia e tradizione e le nuove riletture di repertori considerati fino a non molti anni fa "intoccabili". Sull'onda di questa tendenza le Vocal Sisters, con una scioltezza creativa da non sottovalutare, si cimentano ora, con esito felice e gradevolissimo, tra ricchezze armoniche, sapienti citazioni e preziosi vocalismi, in una serie di componimenti che riescono a coniugare con disinvoltura disarmanti semplicità e coraggiose contaminazioni.
Carla Baldini e le sue sisters hanno fatto centro, giocando forte sulla incisiva espressività delle loro voci, alternando immagini concrete e contrappunti onirici, accendendo momenti di intensa ispirazione.
E hanno saputo dipanare da intricate matasse filamenti sonori di origine stilisticamente diversa per proporne nuove, coerenti tessiture.
Un risultato complessivo luminoso, importante, inusuale.”
Virgilio Savona

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